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EMERGENZA CALDO, FERMARE I DECESSI DEI LAVORATORI ESPOSTI A TEMPERATURE ECCESSIVE: ATTIVARE SUBITO GLI AMMORTIZZATORI SOCIALI
24 Luglio 2022

Il tavolo tra la Ministra Calderone e i sindacati è stato convocato alla luce dei decessi registrati a causa delle temperature roventi. Decisioni rinviate al 24 luglio

Emergenza caldo, fermare i decessi dei lavoratori esposti a temperature eccessive: attivare subito gli ammortizzatori sociali. Il tavolo di confronto tra la Ministra del lavoro marina calderone e i sindacati non ha raggiunto l'esito sperato. L'incontro si è tradotto con un nulla di fatto e un rinvio a lunedì 24 luglio. Le parti sociali hanno chiesto un intervento immediato per frenare i decessi dei lavoratori esposti alle temperature roventi di questi giorni. La Uil ha addirittura chiesto un decreto immediato che fermi le attività qualora si superino i 33 gradi. 

 

EMERGENZA CALDO, AL CENTRO LA RICHIESTA DEGLI AMMORTIZZATORI SOCIALI 

La questione della gestione degli ammortizzatori sociali è stata al centro dell'incontro, che richiederebbe una sensibilizzazione e informazione da parte di Inail, già impegnata sul campo con campagne di informazione dedicate. La Ministra Calderone dal canto suo proprone di proseguire il confronto per arrivare a un protocollo ma le rappresentanze sindalai denunciano che non c’è tempo. La situazione è drammaticamente urgente, in quanto l’incontro è stato convocato dopo una serie di tragici decessi che si sono verificati in questi giorni nell’ambito di una tendenza in corso da alcuni anni.

 

EMERGENZA CALDO, I SETTORI PIU' COLPITI

I settori maggiormemnte interessati da un eventuale provvedimento sono quelli con mansioni nell’edilizia, nei cantieri stradali, nell’agricoltura, nella logistica con riferimento, in particolare ma non solo, ai rider, dove non si possono attendere le decisioni delle aziende per concedere alle lavoratrici e ai lavoratori gli ammortizzatori sociali, altrimenti continueranno a verificarsi decessi sul lavoro. Di qui il pressing anche ai datori di lavoro, di fermare le attività, anche negli ambienti chiusi, quando la temperatura esterna raggiunge livelli non consoni allo svolgimento del lavoro. Quindi di fare ricorso agli ammortizzatori sociali. 

 

EMERGENZA CALDO, MODIFICHE TEMPORANEE ALL'ORGANIZZAZIONE DEL LAVORO 

"Considerate le elevate temperature che superano i 40 gradi, e che saranno previste anche per le prossime settimane, vanno adottate con urgenza misure che riducano i rischi per garantire la salute e la sicurezza dei rider“. Così scrive la Fit-Cisl in una nota. Invece i sindacati dei lavoratori dell’edilizia e delle costruzioni dell’Umbria, Fillea Cgil, Filca Cisl e Feneal Uil, inviano una lettera alle associazioni datoriali, Confindustria, Ance, Cna, Confartigianato e Confapi. “Chiediamo da subito che vengano date immediate indicazioni alle imprese sulle valutazioni da fare e le azioni da mettere in campo per contrastare le ondate di calore estremo che stanno interessando il nostro territorio, affinché, in collaborazione con le rappresentanze sindacali si proceda a modifiche temporanee all’organizzazione del lavoro”. 


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