Invalidi civili totali: finalmente il "si" all'assegno da 516 euro
Lo ha stabilito la Corte Costituzionale, ora si attende la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale
La Corte Costituzionale, in una pronuncia dello scorso 23 giugno , ha ritenuto che un assegno mensile di soli 285,66 euro sia inadeguato a garantire a persone totalmente inabili al lavoro i “mezzi necessari per vivere” e pertanto non sia in linea con il diritto riconosciuto dall'articolo 38 della Costituzione, secondo cui “ogni cittadino inabile al lavoro e sprovvisto di mezzi necessari per vivere ha diritto al mantenimento e all'assistenza sociale”.
La Corte Costituzionale ha quindi affermato che il cosiddetto “incremento al milione” (pari a 516,46 euro) da tempo riconosciuto, per vari trattamenti pensionistici, debba essere assicurato agli invalidi civili totali, senza attendere il raggiungimento del sessantesimo anno di età, attualmente previsto dalla legge. D'ora in poi, pertanto, potrà essere erogato a tutti gli invalidi civili totali che abbiano compiuto i 18 anni e che non godano, in particolare, di redditi su base annua pari o superiori a 6.713,98 euro.
La Consulta ha stabilito che la propria pronuncia non avrà effetto retroattivo e dovrà applicarsi soltanto per il futuro, a partire dal giorno successivo alla pubblicazione della sentenza sulla Gazzetta Ufficiale.
Resta ferma la possibilità per il legislatore di rimodulare la disciplina delle misure assistenziali vigenti, purché idonee a garantire agli invalidi civili totali l’effettività dei diritti loro riconosciuti dalla Costituzione.