30 Marzo 2023 | Notizie

Lavoratori extracomunitari, nel click day registrate 240 mila domande, il triplo previste dal decreto

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Il 27 marzo si è aperta la finestra per la presentazione delle domande per l'ingresso e l'assunzione di lavoratori extracomunitari con le semplificazioni introdotte dal decreto legge 20/2023

Secondo quanto riferito dal sito del Viminale, nella sola giornata di apertura, le domande registrate sono state oltre 240 mila. Il numero superiore di circa 13.000 unità rispetto alle 69.700 del 2022, è quello previsto dal nuovo Dpcm di programmazione transitoria dei flussi. Dei nuovi ingressi, oltre la metà (44.000, contro i 42.000 dello scorso anno) rappresentano le quote per il lavoro stagionale attese principalmente nelle aziende agricole, oltre che nel settore turistico alberghiero.

Vantaggi in particolar modo per il settore dell’agricoltura, che potrà contare su un meccanismo di scorrimento in base al quale le richieste non accolte saranno esaminate in via prioritaria nell’ambito dei successivi decreti flussi, senza bisogno di ripresentare la domanda.

NELLE CAMPAGNE SERVIREBBERO CENTOMILA ADDETTI PER FARE FRONTE ALLE NECESSITÀ DI MANODOPERA 
L’obiettivo è far fronte alle esigenze di manodopera delle imprese agricole. Nelle settimane successive al click day, dovrebbe quindi arrivare un nuovo decreto flussi con quote di ingressi aggiuntivi che saranno definiti sulla base delle domande respinte, perché eccedenti rispetto a quanto previsto dal decreto flussi 2022 (Dpcm del 29 dicembre 2022), al quale si riferiscono le istanze in partenza il 27 marzo.

LA SEMPLIFICAZIONE DELLE PROCEDURE
Tra le agevolazioni previste c’è la possibilità per i lavoratori extracomunitari di essere impiegati subito dopo aver ottenuto il nulla osta e senza aspettare la firma del contratto di soggiorno (Dl 20/2023, articolo 2, comma 1). In teoria, dovendosi il lavoratore trovare all’estero – in base alla normativa italiana– la possibilità di lavorare scatta solo dopo l’ottenimento del visto e l’ingresso nel nostro Paese. Nella pratica però, spesso i lavoratori si trovano già in Italia , e la possibilità di lavorare con il nulla osta è una semplificazione utile ai datori interessati ad assumerli.
Il rilascio del nulla osta dovrà avvenire in 30 giorni (anziché 60) e quello del visto in 20 giorni (anziché 30).

DOMANDE ATTESE SUPERIORI AI POSTI DISPONIBILI
Nonostante l’aumento delle quote rispetto all’anno precedente, le richieste di lavoratori sono molto superiori ai posti disponibili (82.705 lavoratori, dei quali 44mila stagionali e 30.105 subordinati non stagionali). L’anno scorso, le domande avevano riguardato più di 200mila lavoratori, a fronte dei 69.700 previsti dal decreto flussi 2021.
Dall'agricoltura al turismo, la richiesta di lavoratori stagionali appare raddoppiata.

LE AGEVOLAZIONI

Settore agricolo
Scorrimento delle istanze
Per il settore agricolo il decreto legge 20/2023 in vigore dall’11 marzo ha introdotto un meccanismo di scorrimento che permetterà ai datori di lavoro le cui domande presentate al click day del 27 marzo saranno respinte, di non dover rinnovare l’istanza. I datori potranno ottenere infatti l’assegnazione dei lavoratori richiesti nell’ambito dei successivi decreti flussi emanati nel triennio 2023-2025, con priorità rispetto ai nuovi richiedenti.

Nulla osta e visto, Tempi più rapidi per il rilascio
Il nulla osta al lavoro deve essere rilasciato dallo sportello unico per l’immigrazione entro 30 giorni dalla richiesta. Dopodiché il visto d’ingresso in Italia deve essere rilasciato in 20 giorni . Si tratta dei termini ridotti fissati dal Dl 73/2022 per i decreti flussi del 2021 e del 2022. Il nulla osta è rilasciato anche se non sono stati acquisiti elementi ostativi dalla Questura. Il lavoratore può lavorare con il nulla osta in attesa della sottoscrizione del contratto di soggiorno.

Asseverazione, Professionisti e associazioni in campo
Il Dl 20/2023 ha reso strutturale l’affidamento ai consulenti del lavoro (e ad avvocati e commercialisti, con l’obbligo di comunicazione agli ispettorati del lavoro) e alle associazioni datoriali la verifica del rispetto del contratto collettivo e della congruità delle richieste (spettava agli Ispettorati del lavoro, che potranno fare controlli a campione). Gli accertamenti riguardano l’equilibrio economico dell’impresa, il numero dei dipendenti e l’attività svolta.

La procedura, Possibile inviare più domande
Con la circolare 1212 del 24 febbraio, in vista del click day di oggi 27 marzo, il Ministero dell’Interno ha semplificato l’accesso al portale «Ali» per la presentazione delle domande: sarà possibile inviare una o più istanze, accedendo tramite Spid e selezionando il modello relativo alla tipologia di lavoro. Fino al 22 marzo è stato  possibile precompilare le domande sul portale. La Pec inserita nella domanda sarà il domicilio eletto per la ricezione di tutte le comunicazioni sull’istanza.

 


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