Lavoro, nel milleproroghe novità su fondo nuove competenze, contratti di somministrazione e smart working
Approda questa mattina al Senato il Decreto Milleproroghe, da convertire entro il 27 febbraio
Lavoro, nel Milleproroghe novità su Fondo Nuove Competenze, contratti di somministrazione e smart working.
LE MODIFICHE AL CAPITOLO LAVORO
Tra le modifiche al decreto approvate dalle commissioni Affari costituzionali e Bilancio, il capitolo lavoro presenta tre novità di rilievo. L'ultima in ordine di tempo è la riapertura dei termini per consentire alle imprese di accedere al fondo nuovo competenze per formare i propri dipendenti. C'è poi la possibilità di tenere i lavoratori con contratti di somministrazione fino al 2025 anche oltre i 24 mesi previsti. E poi c'è la norma sullo smart working che, per come è uscita e si presenterà al voto dell'Aula di palazzo Madama, sembra creare una palese disparità di trattamento tra dipendenti pubblici e privati. Ma il provvedimento contiene anche norme sui balneari, sulla sanità, sulla pace fiscale e gli enti locali.
SMART WORKING, DISPARITÀ TRA PUBBLICO E PRIVATO
Le norme approvate hanno creato una disparità di trattamento tra dipendenti pubblici e privati. Per questi ultimi infatti il lavoro agile potrà essere riconosciuto dal 28 febbraio prossimo (data di entrata in vigore della legge di conversione del Milleproroghe) fino al prossimo 30 giugno sia ai lavoratori fragili sia a quelli con figli fino a 14 anni. Per i dipendenti pubblici, invece, lo smart working sarà riservato soltanto ai lavoratori pubblici con fragilità.
FONDO NUOVE COMPETENZE, 230 MILIONI PER FORMAZIONE IN ORARIO DI LAVORO
È estesa a tutto il 2023 l’operatività del Fondo nuove competenze: con un emendamento al Milleproroghe, che modifica il decreto Rilancio, i contratti collettivi sottoscritti a livello aziendale o territoriale potranno prevedere, anche per quest’anno, intese di rimodulazione di parte dell’orario di lavoro per permettere al personale la frequenza di percorsi di sviluppo delle competenze, in relazione a mutate esigenze organizzative e produttive dell’impresa. Così il ministero del Lavoro. La spesa per le ore di formazione, contributi previdenziali e assistenziali inclusi, sarà a carico del Fondo, nel limite di 230 milioni.
CONTRATTI DI SOMMINISTRAZIONE PER OLTRE 24 MESI
Le commissioni di Palazzo Madama hanno dato il via libera anche alla proroga della disposizione che prevede per i contratti di somministrazione a tempo determinato la possibilità di impiego del lavoratore in missione per periodi superiori a 24 mesi anche non continuativi, senza che ciò determini in capo all’utilizzatore stesso la costituzione di un rapporto di lavoro a tempo indeterminato. Nel dettaglio, l’efficacia di tale previsione, inizialmente fissata fino al 30 giugno 2024, è prorogata al 30 giugno 2025.