06 Ottobre 2017 | Notizie

Legge bilancio 2018 si ricordi dei pensionati.

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Anp Cia Toscana chiede che la quattordicesima mensilità relativa alle pensioni sotto i mille euro, sia non solo confermata, ma deve diventare parte integrante della prestazione pensionistica

Stabilizzare gli aumenti, pensioni minime a 650 euro, più fondi alla sanità e al fondo per la non autosufficienza. Sono queste le richieste dell'Anp Cia Toscana nella Legge di Bilancio 2018. «E' il momento delle decisioni – sottolinea Alessandro Del Carlo, presidente Cia Toscana -. I pensionati attendono una dichiarazione precisa che dia loro la garanzia che nella nuova legge del bilancio dello stato per il 2018 non solo siano confermati i provvedimenti migliorativi in corso, ma ci sia anche un segnale chiaro di ulteriore accoglimento delle proposte contenute nella petizione dell'Anp».

In particolare Anp Cia Toscana chiede che la quattordicesima mensilità relativa alle pensioni sotto i mille euro, sia non solo confermata, ma deve diventare parte integrante della prestazione pensionistica in essere. Che le pensioni minime raggiungano quanto prima le 650 euro mensili come indicato dalla Carta Sociale Europea. Inoltre un aumento ulteriore della no tax area, ovvero niente tasse sulle pensioni fino al valore di tre volte le minime.

E poi – secondo Anp – è necessario modificare ulteriormente il meccanismo d'indicizzazione delle pensioni (adottare il sistema IPCA anziché il POI) in sostanza un paniere che tenga conto dei reali consumi degli anziani, ovvero, beni alimentari, trasporti, spese sanitarie e servizi. Quindi inserire gli agricoltori e i lavoratori agricoli fra le categorie dei lavori usuranti per usufruire dell'anticipo pensionistico senza penalizzazioni. Inoltre incrementare la dotazione finanziaria del servizio sanitario nazionale e i fondi per la non autosufficienza; una forte attenzione ai servizi socio sanitari nelle aree rurali e montane del paese; una strategia di politica sociale volta alla valorizzazione del ruolo sociale dell'anziano nella società

L'Anp nei mesi scorsi ha intensificato la propria iniziativa sia sul territorio, organizzando numerosi incontri con i parlamentari, che nel livello nazionale, illustrando la petizione popolare alle maggiori cariche dello stato, (Presidenza della Camera dei Deputati e Sottosegretaria alla Presidenza del Consiglio). «Abbiamo voluto rappresentare – continua Del Carlo -, oltre l'apprezzamento per l'aumento recentemente concesso alle pensioni basse nell'anno in corso, la necessità di andare oltre perché quell'incremento è insufficiente a colmare la perdita del potere d'acquisto delle pensioni, che si sono deprezzate negli ultimi anni fino al 30 per cento. E comunque agli oltre otto milioni di pensionati che hanno una pensione meno di mille euro, serve un intervento più corposo per risollevarsi dalla condizione di disagio sociale in cui si trovano. Anche per questo insistiamo affinché assieme all'aumento delle pensioni ci sia un recupero del sistema dei servizi sociali e socio sanitari che sono un aspetto ugualmente importante per la tutela delle condizioni di vita dei pensionati e degli anziani, con particolare riferimento a quelli che vivono nelle aree rurali e montane».

L'Anp Cia Toscana continua ad essere protagonista di questa battaglia, che proseguirà anche nelle prossime settimane, con altri incontri con i parlamentari, senza escludere ulteriori forme di mobilitazione sul piano nazionale a sostegno delle nostre rivendicazioni contenute nella petizione popolare, forte delle oltre 100mila firme raccolte in tutta Italia (13.500 in Toscana) perché intendiamo proseguire una battaglia che ha valore di dignità e di giustizia sociale per tante persone e per tutto il paese.

 

 


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