Sicurezza nei campi, un bando isi per piccole aziende. mastrocinque lancia la proposta a inail
La proposta arriva in occasione del seminario nazionale di Inac: un bando per rafforzare la sicurezza sul lavoro per le aziende agricole che svolgono lavori manuali
Il presidente di Inac-Cia Alessandro Mastrocinque chiede un doppio bando ISI all'Istituto e apre un ponte di collaborazione e dialogo per rispondere alla necessità di tutela dei lavoratori e consentire alla stragrande maggioranza delle aziende agricole a conduzione familiare di aderire a progetti di responsabilità sociale.
"Ad oggi rispondono ai bandi ISI sull'incremento delle misure di sicurezza soltanto le grandi aziende e a forte meccanizzazione, ma l'agricoltura è un comparto a doppio binario che corre sulla meccanizzazione e sulla manualità. Il 75% delle aziende è di piccola dimensione e il fabbisogno è relativo alla manodopera, che mette in luce una sofferenza fisica importante. Penso ai contadini che curano i vigneti e utilizzano attrezzi manuali usuranti. Così come usurante è la postura" ha spiegato Mastrocinque.
Alla platea adunata all'auditorium Avolio di Roma, il presidente illustra i dati elaborati dal Patronato in merito alla sicurezza e ai rischi dei lavoratori. Nel 2022 sono state registrate oltre 10mila malattie professionali in agricoltura, che in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro si colloca seconda solo all'industria. Il patronato Inac lavora per aggiornare il tabellare delle malattie riconosciute da Inal e costruire una cultura della sicurezza sul lavoro partendo proprio dalla formazione dei suoi 650 operatori.
"La tutela dei lavoratori e delle persone è una nostra priorità" sottolinea Mastrocinque. "La pandemia ci ha assegnato il ruolo di interlocutori tra la Pubblica Amministrazione e cittadini, la credibilità e la fiducia che abbiamo acquistato è la cifra della nostra missione oggi. Infatti in questa istanza di diritti da conquistare mettiamo al centro la questione morale: vogliamo cambiare le condizioni di quei contadini che col loro duro e sacrificante lavoro hanno alimentato la crescita del Paese. Vogliamo supportare tutti quei lavoratori con i visi solcati dal sole e le mani rugose, usurate dalla fatica. E vogliamo fare la nostra parte affinché i futuri agricoltori possano godere in buona salute di una pensione dignitosa per tutti" conclude.