Spesa pensionistica, i dati inps: 231 miliardi per 17,7 milioni di prestazioni, tra anticipate e assistenziali
La rilevazione del Coordinamento generale statistico attuariale dell'Inps fornisce il quadro complessivo sulla spesa pensionistica. La riprende Il Sole 24 Ore
Nella rilevazione dell' istituto emerge che al 1° gennaio 2023 risultano vigenti 13,6 milioni di trattamenti previdenziali e oltre 4 milioni riconducibili all'assistenza per un costo di 24,4 miliardi. Nel solo 2022 sono stati liquidati 1.350.222 nuovi assegni , il 46,5% dei quali con una fisionomia assistenziale. Più di 9,8 milioni di pensioni sono sotto i 750 euro mensili mentre. Il 48% delle prestazioni è concentrato al Nord e l'età media dei pensionati è di 74,1 anni
Sono 17,7 milioni le pensioni erogate dall'Inps al 1° gennaio 2023: 13,6 milioni (il 77,2%) di natura previdenziale e poco più di 4 milioni (il 22,8%) con una fisionomia assistenziale. Il costo complessivo degli assegni liquidati è di 231 miliardi: 206,6 miliardi sostenuti dalle gestioni previdenziali e 24,4 miliardi riconducibili all'assistenza. I trattamenti di anzianità o anticipato sono 5,022 milioni e rappresentano circa un terzo del totale e ben il 37% dei 13,6 milioni di assegni prettamente previdenziali. Nel solo 2022 l'Istituto ha pagato 1.350.222 nuove pensioni, il 46,5% delle quali di natura assistenziale. E «gli importi annualizzati stanziati per le nuove liquidate del 2022 ammontano a 14,2 miliardi, circa il 6,1% dell'importo complessivo annuo in pagamento al 1° gennaio 2023».
UNA PENSIONE SU QUATTRO È DI NATURA ASSISTENZIALE
È riconducibile all'assistenza quasi un assegno su quattro dei 17,7 milioni di trattamenti Inps vigenti al 1° gennaio 2023. Le pensioni di natura assistenziale sono 4.033.210 (il 22,8%, che assorbe il 10,6% della spesa complessiva), mentre quelle strettamente previdenziali sono 13.685.475 (il 77,2%). Le prestazioni di tipo assistenziale sono costituite per il 20,3% da pensioni assegni sociali , di cui il 37,5% erogate a uomini; il restante 79,7% degli assegni riguardano invalidi civili sotto forma di pensione e/o indennità, con un indice di mascolinità del 41,6%. Il 47,9% di tutte pensioni erogate è in carico alle gestioni dei dipendenti privati: quella di maggior rilievo è il Fondo pensioni lavoratori dipendenti, che gestisce il 45,2% del complesso dei trattamenti liquidati e il 58,1% degli importi in pagamento. Le gestioni dei lavoratori autonomi erogano il 28,3% delle pensioni, per un importo in pagamento pari al 24,6% del totale.
L'ASSISTENZA RIGUARDA IL 46,5% DEI NUOVI ASSEGNI LIQUIDATI NEL 2022
Nel 2022 sono state liquidate dall'Inps 1.350.222 nuove pensioni. E una fetta pari al 46,5% è stata assorbita da assegni assistenziali. Quanto ai trattamenti strettamente previdenziali, il 61,6% è costituito da pensioni di vecchiaia, il 7,6% da quelle di invalidità previdenziale e il 30,8% da pensioni ai superstiti.
IL 37% DELLE PENSIONI PREVIDENZIALI RICHIESTA IN FORMA ANTICIPATA
I trattamenti d'anzianità o anticipati vigenti al 1° gennaio 2023 sono 5.022.600: poco più di 3,73 milioni erogati a uomini e oltre 1,6 milioni versati a donne. Una massa di pensioni che rappresenta circa un terzo del totale e il 37% delle pensioni strettamente previdenziali. L'Inps osserva che circa il 74,3% delle pensioni di anzianità/anticipate sono erogate a uomini e che questa percentuale si abbassa al 37,6% per le pensioni della sottocategoria vecchiaia.
I TRATTAMENTI PENSIONISTICI SOTTO I 750 EURO MENSILI SONO 9,8 MILIONI
L'importo medio mensile della pensione di vecchiaia è di 1.359,53 euro, «con un valore più elevato nel settentrione (1.456,71 euro)». Gli assegni sotto i 750 euro mensili sono 9.883.267. E il 43,1% (oltre 4,2 milioni) beneficia di prestazioni legate a bassi redditi, come integrazioni al minimo, maggiorazioni sociali, pensioni e assegni sociali e invalidità civili.
L'ETÀ MEDIA DEI PENSIONATI È DI 74,1 ANNI
Emerge una età media dei pensionati di 74,1 anni con una differenza tra i due generi di 4,7 anni (71,5 anni per gli uomini e 76,2 anni per le donne). Per quanto riguarda le pensioni della categoria vecchiaia, Inps osserva che il 25,1% delle pensioni è erogato a persone di età inferiore a 70 anni; questa percentuale si alza fino al 27,6% per i pensionati di vecchiaia di sesso maschile. «Ciò è giustificato dall'elevato numero di pensioni di anzianità liquidate negli anni passati».